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Impianti
Un impianto di fitodepurazione è generalmente posto dopo un trattamento primario, che può consistere un grigliatura, disoleatura, sedimentazione o vasca Imhoff . Questa fase primaria ha il compito di rendere l’acqua da trattare adatta alla fitodepurazione e permette un processo stabile e senza cali di rendimento.
In sè la fitodepurazione consiste nel creare un sistema naturale controllato, in grado di eliminare e degradare gli inquinanti e le sostanze organiche presenti nelle acque.
Al fine di gestire questo processo naturale è necessaria la realizzazione di letti impermeabilizzati riempiti con materiale idoneo alla crescita delle piante. L’impermeabilizzazione evita la dispersione di inquinante e acqua nel terreno sottostante.
Le piante utilizzate stimolano processi natuali che permettono, intorno alle radici, di creare le condizioni ideali per l’instaurarsi di colonie batteriche che utilizzano gli inquinanti come nutrimento.
Il materiale di riempimento ha inoltre un’azione depurativa di per sé, grazie alle proprietà filtranti del mezzo stesso (miscele con ghiaia o ciottolato fine).
Principalmente le soluzioni impiantistiche si distinguono in tre categorie a seconda del tipo di moto posseduto dal refluo:
– sistemi a flusso sommerso orizzontale: vasche impermeabilizzate e riempite di materiale ghiaioso in cui il refluo è alimentato al di sotto del piano campagna. Hanno un buon rendimento in termini di rimozione di inquinanti organici (BOD), metalli, solidi sospesi, fosforo e tensioattivi;
– sistemi a flusso sommerso verticale: le vasche appaiono simili a quelle per il flusso sommerso orizzontale, solo che il refluo è alimentato tramite irrigatori che hanno la funzione di ossigenare l’acqua da trattare aumentando l’efficienza per la rimozione dell’azoto;
– sistemi a pelo libero: appaiono come dei piccoli laghetti o stagni, dove le piante vengono fatte sviluppare lungo le sponde e in sezioni trasversali al flusso. L’altezza media è di circa 50 cm e tra i vantaggi principali vi sono il gradevole inserimento ambientale e la promozione di biodiversità dovuta alla creazione di una zona umida. Le efficienze di rimozione sono paragonabili agli altri due sistemi, ma va quasi sempre posto a valle di uno di due, in modo da evitare il diffondersi di cattivi odori dovuti all’immissione di un refluo troppo inquinato.